LUTTO NEL MONDO ACCADEMICO E CULTURALE DELL'UMBRIA
Ci lascia, all'improvviso, Maria Caterina Federici. Nata ad Amelia, in Umbria, nel 1950. È stata Professoressa Ordinaria di Sociologia presso l'Università degli Studi di Perugia. Ha insegnato presso La Sapienza Università di Roma, l'Università di Parma, la Sorbonne Université, La Scuola pubblica di Amministrazione di Bologna e in tante altre università italiane e straniere. Autrice di oltre trenta volumi, Federici ha coordinato ricerche per il Miur, il CNR e il MAECI, è stata direttrice del Crisu (Centro di Ricerca in Sicurezza Umana) e del Festival della Sociologia di Narni, città dove ha energicamente contribuito allo sviluppo della sede universitaria di corsi triennali e magistrali dell'Università di Perugia. È stata anche Presidente dell'Associazione degli Umbria a Roma.
IL RICORDO
Instancabile, creativa e attenta allo studio dei cambiamenti della società, Federici si è contraddistinta per uno sguardo amorevole nei confronti dei classici della sociologia, che si riscontra in tutta la sua produzione scientifica (si pensi alla prima monografia Vilfredo Pareto nella Rivista italiana di sociologia del 1977 e a La sociologia regina delle scienze del 1997, ma anche nei successivi scritti sul pensiero di Georg Simmel, di Aleksandrovic Sorokin e Ortega Y Gasset), senza dimenticare le ricerche sociali sul tema dello sviluppo locale realizzate tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila, sia a livello regionale che nazionale, e quelle più recenti sulle migrazioni femminili e la popolazione anziana. Oltre al lavoro universitario, la sociologa amerina ha sviluppato negli anni un rilevante, evidente e pervasivo impegno di diffusione scientifica e culturale nel territorio umbro e nazionale. Nel 2016 ha istituito, tra le altre cose, il "Premio Vilfredo Pareto per la sociologia", rivolto soprattutto a giovani ricercatrici e ricercatori, e ha organizzato il Convegno Internazionale per il centenario della prima edizione del Trattato di Sociologia Generale. I suoi omaggi al sociologo italiano Vilfredo Pareto sono stati costanti e convinti: un altro convegno internazionale è in programma anche per il 5 ottobre prossimo, il giorno prima dell'inizio del Festival della Sociologia 2023.
IL FESTIVAL DELLA SOCIOLOGIA, che nasce proprio da una straordinaria intuizione di Federici, ha rappresentato l'apice assoluto del suo impegno concreto nell'ambito della sociologia italiana. La manifestazione è arrivata all'VIII edizione, che si terrà a Narni, dal 6 all'8 ottobre 2023. "Il luogo fa legame", amava dire così la prof.ssa Federici quando parlava del festival. E in quel luogo, a Narni, dove ha creduto e lavorato al progetto di una "sociologia pubblica", quel legame sociale c'è e c'è e c'è. E resterà per sempre, nelle persone, nelle cose e nei luoghi in cui Federici con il suo inesauribile impegno lascia un insieme di segni unici che rimarranno impressi nella memoria di tutti, segni che andranno custoditi, curati e raccontati. Ogni anno infatti, a Narni, studiosi internazionali, giovani ricercatori e ricercatrici di sociologia ma anche di altre discipline scientifiche, insegnanti, artisti, giornalisti, studenti, musicisti, società civile si ritrovano, in un clima di scambio reciproco, per discutere come affrontare i problemi della società all'interno di teatri e auditorium, nei bar e per le vie della città. La passione determinata, critica e responsabile, la simpatia e il sostegno, che Federici ha messo a disposizione dei suoi allievi, di tutta la comunità e soprattutto nei confronti dei più giovani le farà per sempre onore come persona e come intellettuale.
MARIA CATERINA FEDERICI È STATA DOCENTE ALL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA, HA DIRETTO IL CENTRO DI RICERCA IN SICUREZZA UMANA, ISTITUITO IL PREMIO VILFREDO PARETO PER LA SOCIOLOGIA E FONDATO IL FESTIVAL DELLA SOCIOLOGIA DI NARNI